CES 2020, l’annuncio principale di Samsung? Una palla robotica che vi seguirà ovunque

Ballie è stato l’annuncio principale della presentazione

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La conferenza diSamsungal CES 2020 è stata piuttostobizzarradal momento che la casa sudcoreana non ha presentato alcun nuovo prodotto. Si è parlato di smart home, smart city e smart car ma non c’è stataneanche una singola parolasu nuovi modelli di TV, telefoni o altri dispositivi che siamo abituati a vedere in queste occasioni.

Samsung sembra aver voluto concentrarsi più su quella che è apparsa come unamissione futuristicae l’unico passaggio relativo a un prodotto vero e proprio (ad eccezione di alcuni bracci meccanici per “la cucina smart del futuro”) è statoun robot a forma di pallache promette di seguirvi per tutta la casa: il nome, non proprio originale a dire il vero, èBallie.

Chiaramente non si tratta di un dispositivo destinato alcommerciocome d’altronde confermato dal fatto chenon sono state date notiziesu prezzo, uscita e specifiche tecniche.

La dimostrazione di Ballie ha visto il CEO della divisione elettronica di consumo di Samsung Nord America,HS Kim, correre per il palcoscenicovenendo inseguitodalla palla gialla robotica, mentre sono stati illustrati i piani per rendere sempre più connesse le nostre vite in futuro.

Il risultato di una presentazione simile non poteva essere cheesilarantedato che non capita tutti i giorni di vedere un vertice Samsung correre in giro per farsiinseguireda una palla da tennis, cercando allo stesso tempo di attirarne l’attenzione.

Secondo quanto illustrato, Ballie riesce a essereancora più inquietante. È infatti equipaggiata con unacamerache è in grado di riconoscervi (ufficialmente deve documentare i momenti in famiglia, in pratica è come se vi sorvegliasse tutto il tempo), è inoltre in grado diriconoscere la vostra vocee può anche potenzialmente essereil miglior amico del vostro cane, essendo in grado di attivare automaticamente i robot-aspirapolvere in caso di malefatte del vostro animale domestico e cancellando così ogni traccia prima che facciate ritorno a casa.

Come se non bastasse, può anche arrivare all’improvviso erimproveravise state passando troppo tempo sul divano, “invitandovi” a fare attività fisica. D’altronde chi non vorrebbe un robot a forma di palla che vi sgrida perché siete troppopigri?

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Se non fosse per alcuni elementi particolarmente divertenti, sarebbe un robot oggettivamente inquietante. Se la luce verde del suo “occhio” digitale fosserossa, poi, sarebbe un degno quanto terrificante erede di HAL 9000.

L’altro prodotto (se possiamo chiamarlo così) mediamente interessante presentato da Samsung è stato un aggiornamento delGEMS (Gait Enhancement and Mobility System). Peccato che non siamo in grado di dirvi che cosa cambi rispetto alla precedente versione dato che neanche noi ricordiamo minimamente la versione lanciata l’anno scorso.

Questo prodotto è in realtà composto dadiversi dispositiviche funzionano coordinati tra loro: ci sono un esoscheletro per le gambe, occhiali AR e un orologio che insieme possono aiutarvi atenervi in forma. Indossando gli occhiali si entra in una realtà parallela, doveuna personal trainer gigantevi richiamerà se non state svolgendo gli esercizi al meglio o potrebbe a sorpresa aumentare l’intensità del vostro allenamento per dirvelo solo in un secondo momento.

L’idea di poter interagire conun’istruttrice ARsarebbe anche interessante ma senza che siano stati forniti prezzo, data d’uscita o caratteristiche tecniche, è difficile dire se sia destinato a diventareun prodotto realeo è soloun esempiodei risultati che Samsung vuole raggiungere in futuro.

Al di là di questi due prodotti, o meglio prototipi, la conferenza di Samsung è servita principalmente a illustrare i propri obiettiviper il prossimo decennio. Uno dei messaggi ricorrenti è stato che l’azienda ci tiene allaprivacydei consumatori e per questo in materia di sicurezza punterà nei suoi telefoni piùsull’intelligenza artificialeche alle infrastrutture cloud.

Il punto è che Ballie e la suatecnologia orwelliananon ci hanno molto rassicurato sotto questo fronte. Almeno per ora, le dichiarazioni di Samsung in merito alla privacy, non sembrano esseremolto supportate dai fatti. L’unico indizio verso questa direzione è che il programma di sicurezza proprietario, Knox non sarà presente soltanto sul telefono ma sarà esteso anche ai televisori e a tutti gli altri elettrodomestici per poter difendere le nostre vite in perenne connessione.

Prendiamo sicuramente atto del fatto che sia unottimo segnaleche un marchio grande e diffuso come Samsung voglia assicurare gli utenti di non stare mettendo a rischioi loro datima senza ulteriori conferme, per ora resta tuttosulla carta.

Ad esempio, ci piacerebbesaperne di più su Knoxe sulla tipologia di protezione che viene attivata sui vari dispositivi. Vorremmo sapere inoltre se in termini di privacy le misure di Samsung sono alla pari o superiori a quelle diApplee di altri brand. Senza tutto questo ci sembrano discorsi molto vaghi alla pari di quelli su smart city e simili.

Quanto può essere smart una città?

Quanto può essere smart una città?

Come abbiamo anticipato, un aspetto sul quale Samsung ha puntato molto nella sua conferenza è quello dellesmart city. Per intenderci, quei luoghi futuristici in cui le persone si muovonoin veicoli elettrici(un tempo sarebbero state volanti) e tutto sembra assolutamentepulito e in ordine.

Smart Cities. A phrase that sends a shiver down the spine of any tech journalist.January 7, 2020

Non sappiamo ancora bene di preciso quali sianoi piani di Samsunga lungo termine per rendere le città smart, l’unico annuncio ha riguardato unacollaborazionecon gli sviluppatori diGreystarper rendere alla portata di tutti alcune specifiche tecnologie che l’azienda ha implementato nei propri edifici di Seoul.

Questo significa, in teoria, che potete usare icomandi vocaliper sapere se un pacco è arrivato, trovare un parcheggio o spegnere le luci, il tutto in completa armonia. Sembra che la collaborazione con Greystar punti proprio a diffondere questo tipo di tecnologie ma, lo ripetiamo, al di là di questo non abbiamoalcun dettaglio.

Il concetto di smart city si estende anche alle auto, dove il 5G promette di portare grandi novità riuscendo a ricreareuna mappa della cittàintorno a voi o permettendovi di inviare messaggi al vostro capo se ritardate a un incontro di lavoro.

Secondo la visione di Samsung, a casa la vostracucinafunzionerà in sintonia conSamsung Healthche vi darà consigli sui cibi da mangiare in base al livello di attività fisica, mentre alcunibracci roboticisaranno in grado di tagliare il cibo al posto vostro. Riassumendo, la presentazione di Samsung è stata simile a una di quelle conferenze stampa che si vedononei film di fantascienza, dove il ricco CEO di turno illustra un utopico (o distopico, dipende dai casi)futuroa base di tecnologia avanzata.

Anche ilritmodella presentazione e iltono di vocesono stati molto rilassati in modo che il discorso di Samsung sul nostro futuro smart potesse apparire ancora più convincente e realistico.

Questa potrebbe sembrareuna criticanei confronti della presentazione di Samsung ma non lo è del tutto. Se il futuro di cui parla l’azienda sudcoreana si avvererà, saremo molto piùmobile, in salute e in connessione. Insomma, la qualità delle nostre vitemiglioreràesponenzialmente.

Come dicevamo però al momento non abbiamoindizi realiche vanno verso questa direzione. Nessuna tempistica, nessuna stima dei costi, insomma niente che possa spiegare come questo futuro possa iniziare aconcretizzarsigià nel corso di quest’anno.

L’unica cosa concreta che abbiamo visto è stata unapalla da tennis roboticache inseguiva un manager per tutto il palco… e anche questo non ci ha proprioconvinti.

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